Quasi poesia

Un dono accettato

La vita scivola via,
Dicono più velocemente dai diciotto anni.
A me sembra che la mia
Abbia preso il volo dai sedici.

La maestra alle elementari ci chiese:
“Come vi vedete a 30 anni?”.
Quel futuro sembrava così remoto,
Buio,
Irreale,
Insondabile.
Chissà che risposi?
Non me lo ricordo più.
Forse dissi:
“Laureata, con un lavoro”.
Pensare a una famiglia mia era troppo a quell’età.
Bambina.
Mi chiedevo che aspetto avrei avuto.
Chissà perché, mi immaginavo
Alta, riccia e con i capelli neri sulle spalle.
Forse gli occhiali.
Ma l’orizzonte più vicino
Era il passaggio alle scuole medie.

Poi la vita corre:
Prendi la rincorsa studiando
E quando hai finito non sai
Verso dove sei lanciato
Ma da qualche parte andrai a sbattere.
Scivoli, rotoli e la coperta della tua vita si accorcia:
Diventa lunga dietro e corta davanti.
Ti rendi conto di quanta ne hai vissuta
E cerchi sempre più di non sprecarla.

Perché la vita è un dono:
Lungo o breve è un dono;
Più o meno facile è un dono;
E che ci piaccia o no resta un dono che abbiamo accettato.

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