Pensieri su… “Non dirmi bugie”

Un gradito regalo di Newton Compton editori per il “Club dei lettori” questo thriller di Rena Olsen “Non dirmi bugie”, uscito il 2 marzo 2017.

Per la prima volta non so davvero da dove cominciare. Questo romanzo, diviso in capitoli che si alternano tra “Prima” e “Adesso”, risucchiao il lettore in un vortice che piano piano si spegne, man mano che la protagonista prende consapevolezza di sé.

La voce narrante è quella di Clara, una donna colpevole e incolpevole allo stesso tempo, alla quale, volenti o nolenti, ci si affeziona. Sembra reale.

La giovane sta spazzolando i capelli di una bambina che chiama sua figlia, quando la polizia irrompe in casa sua e distrugge il suo mondo, e comincia a chiamarla Diana.

Ci vorranno pagine e pagine, capitoli e capitoli, perché il lettore capisca pienamente la storia e allo stesso tempo la nebbia si diradi nella mente di Clara/Diana.

—Spoiler—

Non posso non fare un po’ di spoiler per andare nel profondo di questa narrazione. Si parla di tratta di esseri umani. E mi sono chiesta dove l’autrice abbia preso tutti i dettagli, ovviamente inventati ma verosimili. Vengono rapite bambine in tenera età, istruite e addestrate a fare lavori domestici. Viene detto loro che i genitori non le vogliono più e che un giorno qualcuno, un uomo, le sceglierà e si prenderà cura di loro.

Clara è una di queste vittime. Ma diventerà anche carnefice, innamorandosi del figlio della coppia che l’ha rapita, Glen, e cominciando lei stessa ad addestrare le bambine, che considera sue figlie. In qualche modo segue il fiume, si convince che le ragazze staranno bene e le addestra ad essere buone e brave, finché non vanno via. È la moglie di Glen e questo è il suo compito.

Lei e Glen avevano provato a scappare da ragazzi, per sfuggire a quel girone infernale, ma non ci sono riusciti: sono stati ripresi. E hanno cominciato a girare nel vortice anche loro.

Glen. Voleva scappare con Clara. Ma essendo obbligato dai genitori a restare, è diventato la copia di suo padre: violento, irascibile, bugiardo, assassino e traditore. Ma a suo modo innamorato di Clara. E Clara innamorata di lui. Una storia d’amore in un contesto folle di prostituzione, omicidi e vendita di esseri umani. Eppure, in qualche strano modo, si amavano. Glen ha finito per seguire le orme dei genitori, come ha fatto Clara, perché quella era l’unica famiglia che conosceva. È commovente il passaggio in cui Clara comprende che una donna non deve essere picchiata quando, secondo il suo uomo, sbaglia. In quel momento si crea una spaccatura nella diga che sono le certezze di Clara e la sua chiusura si apre in acqua che scivola sempre più violentemente, fino a farle vedere le cose per quelle che sono.

Un romanzo commovente, incredibile, che denuncia una realtà che raramente viene nominata. Ma esiste. E va combattuta.

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