Pausa de che?

La “pausa di riflessione”. Ma che è? Che cos’è? Che significa? Che senso ha? Ma pausa de che? Parliamone.

La cosiddetta “pausa di riflessione” viene utilizzata dai vili che non hanno il coraggio di lasciarvi e di spiegarvi quale sia il vero motivo. Così, vi sentirete dire dal vostro lui o dalla vostra lei: “Non so cosa provo, non so cosa devo fare: prendiamoci una pausa di riflessione”. In pratica, vuol dire che ufficialmente non vi siete lasciati ma nella pratica sì. E se qualcuno vi chiederà, ad esempio, se siete fidanzate o fidanzati, vi ritroverete a rispondere: “Sì, ma siamo in pausa di riflessione e quindi non ci sentiamo, né vediamo da due mesi”. E quindi? In pratica siete single! Perché chi vi ha proposto questa strana cosa, forse aveva già un’alternativa…

Possibili interpretazioni della “pausa di riflessione” potrebbero essere le seguenti:
– Mi sono stufata ma non riesco a dirtelo, quindi, prima di tradirti, preferisco allontanarti, perché non ho il coraggio di affrontare l’argomento.
– Ho un’altra ma con che faccia te lo dico? Non voglio sentire piagnistei e quando, durante la nostra “pausa”, mi incontrerai a passeggio con lei, potrò affermare di averla conosciuta durante la pausa e continuare a starti lontano!
– Voglio andare in vacanza con gli amici: ci sentiamo quando torno!
– Sposarci? Pausa di riflessione!
– Di impegnarmi non ci penso nemmeno ma ogni tanto ci si può vedere! Pausa di riflessione una settimana sì e una no.

Insomma, molto probabilmente è una scorciatoia di chi non ha il coraggio di lasciarvi o di impegnarsi ma vuole uscire con voi senza impegno, facendovi credere che l’impegno ci sia.
Invece di una “pausa”, non sarebbe meglio un più chiaro e sincero “stop”?

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