Pensieri su… “Una ragazza bugiarda”

È uscito il 30 marzo 2017 il thriller “Una ragazza bugiarda” di Ali Land. Io l’ho ricevuto da Newton Compton editori per il “Club dei lettori” ed è stata una graditissima sorpresa!

Non so perché ma leggere questo libro mi è sembrato come vedere un film. Saranno le scene a scuola, il ritmo serrato e i dettagli sul passato della protagonista che vengono centellinati nelle sue riflessioni… Sì, perché questo libro è scritto in prima persona e svela i pensieri più nascosti della protagonista: Annie, che ora viene chiamata Milly. Ma non è l’unica ad avere dei segreti: anche la donna che la ospita ne ha, come sua figlia Phoebe, che non è perfetta come vorrebbe far credere. E il marito e padre Mark, nonché psicologo di Milly, la aiuta ad andare avanti; mentre scrive un libro su di lei.

Milly ha un nuovo nome e una famiglia temporanea per sfuggire a sua madre: una donna perversa che ha ucciso nove bambini in presenza di sua figlia. La ragazza le somiglia molto fisicamente e si chiede se in fondo non sia anche lei un’assassina come sua madre.

Tutto il libro si svolge in attesa del processo, tra Milly che cerca la normalità e i tiri mancini di Phoebe. Ma dopo il processo cosa ne sarà di Milly?

Il processo arriva e viene superato. Gli ultimi capitoli sono quelli più veloci, quelli che non si riesce a smettere di leggere. Perché sono quelli che sveleranno la verità: tutta la verità. Una verità sconcertante che il lettore arriverà a conoscere grazie ai racconti di Milly ma che nella storia gli altri non riusciranno a vedere, o si rifiuteranno di vedere.

Il titolo in inglese rende meglio l’idea: “Good me bad me”, cioè la buona me e la cattiva me. Questa frase viene scritta anche alla fine del libro mentre Milly si racconta. Spesso si rivolge direttamente alla madre, che non esce mai dalla sua testa. 

Qualche errore di battitura ma un’ottima traduzione.

Una storia scorrevole e avvincente, con un finale inaspettato. Veramente da leggere per gli amanti del thriller.