Pensieri su… “Ghost story”

“Ghost story” di Peter Straub (Tascabili Bompiani 2013), con un’introduzione di Edoardo Nesi e una presentazione di Stephen King. Un’edizione dalla carta sottile e le pagine stondate. Ho trovato questa copia usata in fila con altri libri in una bancarella di libri usati. Era proprio lì, davanti alla fila, e l’ho notata subito.

Che dire? Un libro incredibile, difficile da raccontare per chi non l’ha letto. È come un puzzle e il lettore non riesce subito a mettere insieme tutti i pezzi, anche se ogni dettaglio si ricombina perfettamente con il resto della storia.

La traduzione non sempre mi è piaciuta, ci sono imprecisioni, refusi ed errori, il più eclatante è il classico “la palma della mano”. Una pagina è stata stampata due volte e la storia non si ricombina in quel punto, quindi credo che manchi una pagina al racconto.

Tanti personaggi, tanti particolari ma mi sono rimasti tutti facilmente in mente, come se li conoscessi già. Ogni personaggio è unico e interessante. 

I personaggi sono numerosi. I protagonisti principali sono quattro anziani, quattro uomini che hanno formato quella che tutti conoscono come la Chowder Society. Ma nascondono un segreto avvolto nel passato di tanti anni prima. E poi tante misteriose donne che compaiono a distanza di anni, diverse ma in qualche modo uguali. La storia si svolge in America, in una cittadina chiamata Milburn. Un posto tranquillo, finché esseri cattivi non ci arrivano. Fondamentali per la buona riuscita di un’inaspettata impresa contro creature malvagie saranno Peter, un ragazzo, e Don, lo scrittore che apre questo libro con una parte della storia che appare senza senso ma che alla fine della narrazione sarà comprensibile. 

Perdonatemi lo spoiler che segue. Solo una cosa non mi è chiara: i fratelli Bate erano tre: due maschi e una femmina. Che fine ha fatto la ragazza? Pensavo che fosse lei la donna dai mille volti della storia. Invece, se ne va e sparisce nel passato. 

Ho temuto fino alla fine che potessero vincere i “cattivi”, che cercano di convincere i protagonisti di essere inferiori a loro e destinati alla sconfitta, ma alla fine il bene trionfa. Chi sono i cattivi? O, meglio, cosa sono i cattivi? Bella domanda. Un libro da leggere.