Pensieri su… “Scomparsa nel nulla”

 “Scomparsa nel nulla” di Amalia Santiangeli (flower-ed 2014). 

Un libro particolare, che parte come un romanzo d’amore. Una donna, Barbara, ha un fidanzato che non si decide a lasciare. Poi trova l’amore e si crea una famiglia ma durante una vacanza in Grecia la sua vita cambia radicalmente: Barbara viene rapita. Non vi darò troppi dettagli, perché vi rovinerei la sorpresa. Di seguito però troverete qualche piccola anticipazione…

La vita di questa donna cambierà completamente, mentre lei e Azad, uomo appena incontrato che si innamora di lei, dovranno trovare un modo per salvare la vita di Barbara. Ho trovato però poco credibile il fatto che Azad, da nemico votato a una causa, metterà da parte i suoi ideali e la sua vita per una donna appena conosciuta che ha due figli ed è innamorata di suo marito… Anche se poi nella vita tutto è possibile e spesso la realtà supera la fantasia…

Mi sono chiesta più volte: al posto di Barbara, sarei riuscita a rimanere lontana per sedici anni dalla mia famiglia? Senza mai provare a scappare e tornare da loro?

Non è un libro dal ritmo incalzante ma una storia triste in cui si spera continuamente per la protagonista un lieto fine che sembra allontanarsi sempre di più. E ad ogni pagina si sogna una svolta positiva che possa riportare Barbara a casa, anche se questo spezzerebbe il cuore ad Azad… Almeno, io ho vissuto così queste pagine.

Il romanzo contiene due poesie, anche queste di Amalia Santiangeli.

Personalmente, avrei dato più dettagli nel finale mentre si svolgeva la storia, senza affidarli ad un successivo epilogo.

Qualche piccolo errore di battitura.

Nel libro si palesa la profonda fede cattolica dell’autrice, che più volte parla di Dio in questo romanzo. Ed è proprio in una chiesa che la vicenda si conclude.

Un libro che lascia il lettore con la sensazione che tutto è possibile se ci crediamo veramente, sappiamo aspettare e ci affidiamo a Dio.