Pensieri su… “Questa cosa bizzarra che si chiama amore”

Che dire? Una storia toccante, vera, delicata, “Questa cosa bizzarra che si chiama amore” (Astoria Edizioni 2016) di Elke Heidenreich e Bernd Schroeder. Ringrazio ancora Astoria Edizioni per avermi inviato questo libro che mi incuriosiva!

È un volumetto piccolino ma rende molto; a copertina morbida, rossa e lucida. 

Marito e moglie: Lore e Harry. Germania. Una coppia di sessantottini che ha vissuto nel rifiuto della borghesia e si è sempre schierata con l’estrema sinistra. Hanno un rapporto conflittuale con la Chiesa. Ideologie, stereotipi, ma alla fine ciò che conta sono le persone, è quello che c’è in fondo. Lei è una bibliotecaria a un passo dalla pensione; lui, pensionato, lavorava in un’industria e ha una grande passione per il suo giardino. Fanno dei lunghi battibecchi sulla possibilità di partecipare  o meno al terzo matrimonio della figlia Gloria. Lui non vorrebbe andarci, la moglie pensa sia un dovere di entrambi.

Nei capitoli si alternano una volta i pensieri di Lore e un dialogo tra i due, una volta i pensieri di Harry e un nuovo dialogo tra loro. Non mi sarei mai stancata di sentirli discutere o chiacchierare. Il loro rapporto negli anni ha subìto molti mutamenti, ci sono stati momenti difficili e periodi tutti rosa. La loro unica figlia, lasciata sempre libera di fare qualsiasi tipo di scelta, sposa un uomo benestante, assicurando un futuro anche alla loro nipotina Laura. Anche lei una ragazza difficile, come sua madre. E così si ritrovano loro due, Lore e Harry, con i loro segreti, le gioie e le preoccupazioni, e il loro reciproco amore, sopravvissuto a quasi quarant’anni di vita insieme. Due persone con i loro pregi e difetti, che hanno fatto i loro sbagli ma anche del loro meglio nella vita; hanno i loro rimpianti e hanno avuto le loro soddisfazioni. Due personaggi molto realistici, quasi reali. Mi sembra di averli conosciuti davvero.

Qualche imprecisione nella traduzione italiana ma nel complesso un libro scorrevole e breve, che appassiona e si legge in un attimo. Qualche espressione colorita e qualche parolaccia che ci si poteva risparmiare.

L’odore di questo libro è delicato, tenue, quasi antico ma in un volumetto appena stampato: lo adoro! Era in perfetta simbiosi con la storia. Più volte mi sono fermata ad annusare…

Non vi anticipo il finale, che mi ha lasciata con una piccola spina di tristezza. Una storia ben raccontata, semplice, in cui chiunque potrebbe ritrovarsi qua e là. Una storia d’amore; amore semplice, quotidiano, fatto di convivenza e piccole cose. Non quello che dura un’estate o si affievolisce dopo qualche anno di matrimonio: una storia d’amore durata quarant’anni.

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