
Ironico, divertente, graffiante e simpatico: questo libro ci voleva proprio! “L’amore è eterno finché non risponde” (Einaudi, 2016) di Ester Viola è stata una piacevole scoperta nella mia bancarella di fiducia di libri usati. Letto in due giorni.
Ironico, divertente, graffiante e simpatico: questo libro ci voleva proprio! “L’amore è eterno finché non risponde” (Einaudi, 2016) di Ester Viola è stata una piacevole scoperta nella mia bancarella di fiducia di libri usati. Letto in due giorni.
“Regalo di Natale” (Sellerio, 2022) è uno dei libri che ho proposto quest’anno come regalo di Natale in un mio articolo. E Babbo Natale lo ha portato anche a me! Un libro carino, scorrevole e delizioso con cui trascorrere le feste natalizie. A me è piaciuta molto anche la copertina, rossa con un fiocco bianco.
I must confess: I am a bookaholic. La parola giusta è in lingua inglese: bookaholic. Insomma, sono una drogata di libri. Ho sempre un libro nella borsa (a volte anche due), ne leggo sempre più di uno alla volta (attualmente una decina e, se ve lo state chiedendo, sì, me li ricordo e non li confondo) e compro sempre troppo libri. Ma non è colpa mia, non sono io a trovare i libri, sono loro che trovano me!
Ero molto curiosa di partecipare alla prima edizione di “Fara Noir”, festival letterario dedicato al genere noir, che si è svolto il 20 e 21 agosto scorsi a Fara in Sabina, in provincia di Rieti.
Un libro che mi ha incuriosita appena ne ho sentito parlare. “Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes (Nord, 2009) racconta la storia vera di Billy Milligan, un uomo con 24 personalità.
“Circe” (Marsilio Editori, 2021) di Madeline Miller, è una storia che tiene compagnia in ogni pagina e svela piano piano un personaggio che tutti conoscono in maniera superficiale: Circe. In genere si ricorda Circe per la parte della sua vita che si intreccia con quella di Odisseo o, se preferite, Ulisse. Esistono però un prima e un dopo, una nascita, un esilio e tanti altri momenti di vita durati centinaia di anni.
“L’utilità dell’inutile” di Nuccio Ordine (Bompiani 2020) è un libro che mi ha colpita appena l’ho visto per caso in libreria. Sono entrata e l’ho notato in un angolino speciale tra i volumi di filosofia. Alla fine di questo libro è stato aggiunto anche un interessante saggio di Abraham Flexner.
Perché studiare per il gusto di farlo? Appunto per il gusto di farlo. Questo ci insegna quanto sia importante la ricerca, sia nel campo scientifico che in quello umanistico. Senza la ricerca scientifica fine a se stessa non ci sarebbero state alcune grandi scoperte. Gli studi umanistici, invece, aprono la mente e permettono ai popoli di aprire la mente, pensare, scegliere e conoscersi. È attraverso la consapevolezza di chi siamo che possiamo vivere come esseri umani in un mondo libero e civilizzato.
Un libro scorrevole e ricco di riferimenti, citazioni, particolari relativi a svariati autori delle epoche più disparate. È interessante vedere come ci sia stato chi si è battuto contro l’utilitarismo. Un libro che, a mio avviso, dovrebbero leggere soprattutto gli studenti, mi riferisco soprattutto a quelli della scuola secondaria di secondo grado. Se qualcuno di loro avesse dubbi sull’importanza dell’istruzione, sul perché stia studiando i classici o la letteratura, qui potrebbe trovare delle risposte. Risposte date nei secoli da illustri nomi.
Vorrei aggiungere qualche mia breve riflessione. Oggi tutto è subordinato ai soldi, al ritorno economico, anche l’istruzione. Si studia per imparare un mestiere e guadagnare. Nel film “Il ragazzo della porta accanto”, con Jennifer Lopez, la protagonista parla a cena con un uomo per un appuntamento combinato. Lei insegna lettere antiche a scuola e l’uomo le chiede perché i ragazzi dovrebbero studiare i classici al giorno d’oggi. Secondo lui, dovrebbero semplicemente imparare un mestiere. Lei gli fa presente il fatto che non si dovrebbe diventare avidi. Si alza da tavola e fa per andarsene; poi ci ripensa, si volta e gli dice: “J.K. Rowling. Miliardaria. Ha studiato i classici”. Io credo però che il punto non sia neanche davvero questo. Il punto è che studiare i classici non ha bisogno di nessuna giustificazione.
Leggere questo libro non poteva non farmi pensare al film “L’attimo fuggente”, con Robin Williams. Inutile dirlo, è uno dei miei film preferiti e lo considero personalmente un capolavoro. Consiglio di rivederlo ogni tanto, in particolare la scena in cui il Professor Keating spiega ai suoi studenti perché studiare letteratura e poesia. La risposta è semplice, perché siamo membri della razza umana. Ed esorta i suoi studenti dicendo: carpe diem. Un consiglio proveniente dall’antichità e sempre attuale.
Copertina di raso di colore rosa e disegni di fiori di ciliegio. Questa edizione di “Ikigai – Il metodo giapponese – Trovare il senso della vita per essere felici” di Bettina Lemke (Giunti, 2021) è una piccola chicca. Comunque, ne esiste anche una versione economica a copertina morbida.
Grande prova della bravura di J.K. Rowling.”Il maialino di Natale” (Salani 2021) di J.K. Rowling è uno dei primi libri che ho letto in questo 2022. Avevo paura di restare delusa dopo la meravigliosa saga di “La maledizione dell’erede” e “L’Ickabog”, temevo che “Il maialino di Natale” si rivelasse una storia scritta tanto per scrivere. Ma non è stato così. Belle le illustrazioni in bianco e nero di Jim Field.