Caro Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

come stai? Eccomi qui anche quest’anno a chiederti l’ennesimo regalo: un libro. Vediamo cosa ti inventerai stavolta.

Però non ti scrivevo per questo, tanto lo sapevi già che avrei chiesto un libro a Natale. Ho preso tastiera e monitor (non posso dire carta e penna) per chiederti quello che davvero vorrei.



Vorrei che tu distribuissi in giro un po’ di amore per la lettura. Per me ogni libro è un viaggio, un sogno, un mondo a parte. Dentro ci vedo un lago in cui tuffarmi e nuotare tra mille storie e mille avventure. Eppure, troppo spesso mi sento dire: “A me non piace leggere”. Quello che di solito rispondo è: “Perché non hai trovato il libro giusto”. E la controrisposta è sempre: “No, è proprio che non mi piace leggere”.

Vorrei che l’amore per la lettura si diffondesse come un’onda tra la gente, soprattutto tra i giovani. Vorrei che i ragazzi riuscissero a sentire il “sapore” dei libri: storie dolci e romantiche, gialli e thriller dal gusto un po’ amaro, storie salate di romanzi storici, e tutti i sapori che la loro immaginazione riesce a sentire.

Per fortuna, mi capita anche di incontrare accaniti lettori, persone che leggono molti più libri di me. E questo in parte mi consola. Però vorrei che molte più persone condividessero l’amore per la lettura. Leggere un libro fa crescere, insegna sempre qualcosa, apre la mente e, leggendo, si impara anche ad esprimersi meglio.

Quest’anno ho dato ai miei studenti dei libri da leggere in inglese o in italiano. La speranza è che trovino, nella lista di libri che ho pensato per ogni classe, quello più adatto a loro, il libro che possa interessarli. Credo che promuovere la lettura sia sempre una buona cosa.

Per ora ti saluto, Babbo Natale, aspettando trepidante il mio libro sotto l’albero.

La tua sempre bambina,

Elisa

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