Non solo farro

Il nostro Ratatouille romano ci stupisce ancora, stavolta con una ricetta originale e gustosa a base di farro!

Per tre persone

Difficoltà: facile

Tempo: quarantacinque minuti

Ingredienti:

Farro 130 gr.

Acqua 1 lt.

Mirto due rametti

Noci sgusciare 30

Sedano una costina con foglie

Porro parte bianca di uno

Pomodori rossi 2

Noce moscata mezzo cucchiaio raso

Zenzero 2 cucchiaini

Olio E.V.O. q.b.

Sale q.b.

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Fusilli e cicoria

Pasta con la cicoria: buonissima! Grazie al Ratatouille romano che se ne inventa sempre una nuova!

Per 4 persone

Tempo: 30 minuti

Difficoltà: Facile

INGREDIENTI:

Fusilli gr. 350

Cicoria di campo gr. 300

Pomodori rossi da grappolo 4

Aglio in polvere Due cucchiaini

Parmigiano grattugiato 2 cucchiai

Pane grattato mezzo bicchiere

Olio E.V.O. q.b.

Sale q.b.

Zucchero 2 cucchiaini

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Risotto sorriso

Semplice, gustoso, buono! Complimenti al Ratatouille che cura questa rubrica di cucina!

Per quattro persone

Tempo: tre quarti d’ora

Difficoltà: facile

Ingredienti:

Riso per risotti gr.150

Riso integrale gr.150

Cipolle bianche medie 2

Sedano due coste

Ananas in barattolo due cerchi

Pomodori rossi da grappolo 2 (Se senza semi, aggiungere un altro pomodoro sbucciato)

Origano tritato 3 cucchiaini

Olio E.V.O. q.b.

Sale q.b.

Zucchero tre cucchiaini

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Timballo di patate

A me questa ricetta è piaciuta tantissimo! È sempre più bravo il nostro Ratatouille Romano!

Per 4 persone     Difficoltà: facile     Tempo 50′

Ingredienti:

1 kg di Patate

Bacon q.b.

Fettine di salame morbido q.b.

3-4 Uova

Pangrattato q.b.

Formaggio grattugiato (Pecorino/Parmigiano/Grana…) q.b.

Burro q.b

Rosmarino q.b.

Aceto di vino come indicato

Maggiorana tritata mezzo cucchiaio

Sale q.b.

Olio E.V.O. q.b.

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Polenta tronchetto

Buona! Da leccarsi i baffi! Grazie nuovamente al nostro Ratatouille Romano!

Per quattro persone

Difficoltà: media

Tempo: 1 ora

Ingredienti:

Farina di mais 350g

Fettine di vitello tagliate fine 2

Guanciale 6 fettine fine

Rosmarino tritato q.b.

Noce moscata in polvere Mezzo cucchiaio

Pangrattato q.b.

Burro q.b.

Acqua 1,5 lt

Olio E.V.O. Mezza tazzina da caffè

Sale grosso Mezzo cucchiaio

Sale q.b.

Preparazione:

Mettere una teglia di circa cm 24 per cm 32 in frigorifero con un foglio di carta da forno alla base.

Battere le fettine di vitello: devono risultare molto fine.

In una padella rosolare le fettine in una noce di burro. Cospargerle con due pizzichi di sale fino. Quasi a fine cottura cospargerle con un cucchiaio raso di rosmarino continuando finché siano ben cotte.

Per la polenta, versare l’acqua in una pentola d’acciaio dal fondo spesso. Quando l’acqua è vicina al bollore versare il sale grosso. Quindi versare la farina a pioggia lentamente mescolando con un mestolo apposito di legno (detto tarello) e mantenendo la cottura a temperatura alta.

Aggiungere olio di oliva per evitare grumi e la noce moscata.

Alla ripresa del bollore abbassare il fuoco e proseguire mescolando per circa 20/25 minuti avendo cura di non farla attaccare al fondo.

Prima che inizi a indurire troppo versare la polenta nella teglia che si era messa nel frigorifero. Spalmarla in modo uniforme e lasciarla per dieci minuti a temperatura ambiente. Rimettere poi la teglia con la polenta in frigorifero per altri quindici minuti nel ripiano più alto.

Quindi estrarre la teglia dal frigorifero. Adagiare sulla polenta le due fettine con sopra il rosmarino, coprendo la superficie e cospargerle del sughetto eventualmente rimasto.

Sopra le fettine adagiare le fettine di guanciale coprendo la superficie e aggiungendo ancora un po’ di rosmarino.

Ora, aiutandosi con la carta da forno sottostante e le mani ben aperte, arrotolare la polenta ancora morbida su se stessa strettamente, badando bene che non si rompa. Lasciare la parte finale in basso e schiacciarla leggermente perché non si srotoli. Avendo uno spago spesso, la si potrà anche legare.

Togliere la carta da forno.

Portando il tronchetto all’indietro senza srotolarlo, cospargere la teglia con pangrattato a piacere e arrotolare il tronchetto sopra il pangrattato in modo da “panare” tutta superficie esterna dello stesso.

Infornare per 15-20 minuti a 180°.

A fine cottura tagliare il tronchetto in rotelle di circa tre centimetri di spessore con un coltello molto affilato evitando di farle srotolare.

Si può guarnire con del ragù alla base del piatto.

Al Vostro appetito una buona soddisfazione.

Trippa al gorgonzola e noci

 
Questa volta il nostro Ratatouille romano mi ha davvero stupita! Posso solo dirvi: buon appetito!

Per tre persone
Tempo 45 minuti
Difficoltà: facile
 
Ingredienti:
Trippa precotta gr.650
Gorgonzola gr.100
Noci 20
Burro 4 noci
Latte 2 bicchieri e mezzo
Salvia 2 cucchiaini
Prezzemolo 3 cucchiaini
Aglio 1 spicchio
Sale mezzo cucchiaio
Parmigiano o pecorino grattugiato q.b.
 
Preparazione:
Sgusciare le noci e tritarle finemente fino alla consistenza di un chicco di riso.
Con una forchetta ridurre il gorgonzola a una pasta densa. Aggiungere la salvia e il prezzemolo. E impastare finché tutto sia ben amalgamato.
Far cuocere la trippa in acqua con mezzo cucchiaio di sale.
Nel frattempo porre il burro in un tegame antiaderente da 20 cm. e farlo sciogliere a fuoco basso facendo attenzione a non farlo friggere.
Aggiungere lo spicchio d’aglio e il latte. Riscaldare il tutto finché sia poco più che tiepido.
Ora aggiungere nel tegame l’impasto di gorgonzola e con un mestolino di legno scioglierlo del tutto a fuoco basso.
Quando il gorgonzola sarà tutto sciolto aggiungere le noci tritate.
Lasciare cuocere, sempre a fuoco basso, finché raggiungerà  un calore più che tiepido diventando una salsa del tutto omogenea.
Togliere lo spicchio d’aglio.
Quando la trippa sarà cotta al punto di essere forata completamente con una forchetta, e sia facile masticarla, scolarla bene e porla nel tegame con la salsa e mescolare a fiamma allegra (ma non troppo!) per cinque minuti.
 
Impiattare molto caldo ridistribuendo il sughetto eventualmente rimasto nel tegame.
Se piace si può guarnire con parmigiano o pecorino grattugiato.
 
Al vostro appetito una buona soddisfazione.

Pasta “a” fichi

Il nostro Ratatouille romano ci stupisce di nuovo con una ricetta speciale! Ma è pasta o sono fichi? Una cosa è certa: sono deliziosi!

Per tre coperti

Tempo: 1 ora e mezza

Difficoltà: facile

 

Ingredienti:

Farina doppio zero:​​ gr. 200

Tuorli d’uovo:​​​ due

1 uovo intero

Sgombro in scatola:​​ gr. 120

Olive verdi denocciolate:​ 20

Miele:​​​​ q.b.

Sale:​​​ ​q.b.

Olio E.V.O.​​ ​q.b.

Zenzero tritato:​​​ q.b.

Basilico tritato: ​​​q.b.

Parmigiano grattugiato:​​ q.b.

 

A parte:

Brodo vegetale a piacere: ​1 tazza

 

Preparazione:

A mano, ovvero aiutandosi con una planetaria, impastare la farina con i tuorli d’uovo e l’uovo intero, aggiungendo un cucchiaino raso di sale. Se la pasta fosse troppo secca, aggiungere con molta attenzione acqua, quanto basta per ammorbidire e compattare l’impasto che dovrà risultare omogeneo, facile da maneggiare e abbastanza elastico.

Farne un panetto e lasciarlo riposare mezz’ora, avvolgendolo con un canavaccio o con una pellicola aderente per evitare che indurisca in superficie.

Triturare lo sgombro grossolanamente o finemente, a piacere.

Tritare le olive verdi.

Unire e amalgamare in una ciotola di ceramica lo sgombro e le olive, con l’aggiunta di un cucchiaio raso di olio E.V.O.

Preparare il brodino con il solito sistema. Aggiungere del basilico tritato se piace.

Quando starà bollendo si può generare un mulinello e unire i due albumi avanzati debitamente sbattuti. Un modo originale per presentare il brodino.

Dopo mezz’ora riprendere il panetto di pasta e stenderla a pezzi portandola allo spessore indicativo di mm.3. Lo si può fare più velocemente e precisamente con uno stendi pasta elettrico.

Si può aggiungere dello zenzero in polvere alla pasta, ripiegandola e stendendola fino ad amalgamarlo a fine stesura.

Con un coppapasta di cm.10 ritagliare il pezzo di pasta stesa ottenendo un cerchio. Quella che rimane ai bordi va unita, ovviamente, al pezzo successivo da stendere.

Al centro del cerchio di pasta versare un cucchiaio del composto sgombro-olive.

Sopra il composto versare due cucchiaini di miele.

Chiudere a sacchetto il cerchio di pasta e premere bene all’apice per sigillare ermeticamete il sacchetto, stando attenti a non rompere la pasta e a non far fuoriuscire la farcia.

Tenendo saldo l’apice del sacchetto, girare delicatamente la base di un giro per creare l’apparenza di un “fico”.

Prima della cottura, deporre i “fichi” in un vassoio cosparso di farina per evitare che la base si attacchi al vassoio.

Se avanza qualcosa della farcia, la si può aggiungere al brodino già preparato.

In una pila con cestello far bollire quanto basta di acqua aggiungendo un cucchiaio raso di sale e inserire i “fichi”. Mescolare di tanto in tanto. Quando saliranno a galla sarà il segno che sono cotti.

 

Impiattamento:

Prima versare il brodino compreso il tuorlo cotto insieme e l’eventuale rimanenza della farcia, il tutto adeguatamente porzionato a occhio.

A pioggia aggiungere il parmigiano grattugiato, senza esagerare.

Aggiungere i “fichi”, porzionandone il numero, depositandoli nel brodino.

Un filo d’olio E.V.O. sopra i “fichi”, ovvero una piccola pioggia di parmigiano.

Servire caldo.

 

Note:

La farcia può essere preparata con vari ingredienti (noci e nocciole tritate, carne macinata precotta…), ma confezionati in modo da essere immediatamente “palatabili” come, appunto, la polpa di un fico;

il miele è base fondamentale per ricreare il gusto dolce del fico cui la ricetta si ispira, di conseguenza risulta insostituibile.

 

Al Vostro appetito una buona soddisfazione.

Riso e ananas

Ma quante idee ha in cucina il Ratatouille romano di questo blog? Infinite! Ecco la sua ultima deliziosa creazione!

Per quattro persone

Tempo: 1 ora

Difficoltà: facile

 

Ingredienti:

8 più 2 fette di ananas formato ciambella

8 cucchiai di riso per risotto

12 noci sgusciate

4 uova

Erba cipollina tritata q.b.

Sale q.b.

Burro q.b.

Latte a piacere

Parmigiano grattugiato a piacere

 

Preparazione:

Sgusciare le noci e tritare leggermente i gherigli.

Se le fette di ananas sono in barattolo, sicuramente avranno un vuoto al centro che, se troppo stretto, può essere allargato con un cerchietto in acciaio di diametro appropriato; altrimenti, dopo averne eliminato l’esterno, si provvederà a tagliare le fette di ananas di circa 15 mm. di spessore e a praticare il foro con il cerchietto come descritto sopra.

Nel frattempo cuocere il riso al dente con due pizzichi di sale.

Accendere il forno a 200°.

Imburrare leggermente una teglia appropriata e sovrapporre nella stessa a due a due le fettine di ananas in modo da ottenere quattro porzioni.

Porre nei fori un cucchiaino di riso che farà da base.

Rompere le uova e con un separa tuorli lasciar cadere l’albume nei fori degli ananas sovrapposti.

Lasciare debordare l’albume e porre nel foro i tuorli stando attenti a non romperli.

Salare leggermente sia i tuorli che gli albumi, cospargendoli anche con un po’ di erba cipollina tritata.

Infornare per circa quindici minuti controllando quando le uova saranno cotte.

Nel frattempo spezzettare grossolanamente le altre due fette di ananas e unirle al riso già cotto.

Aggiungere al composto anche le noci tritate e mescolare fino ad amalgamare bene il tutto.

Se piace si può aggiungere del latte e un cucchiaio di parmigiano grattugiato.

Il piatto può avere per base il composto di riso – ananas – noci grattugiate, ponendovi sopra gli ananas passati al forno, dividendo equamente gli albumi cotti nella teglia che ovviamente si saranno uniti.

Ovvero si può impostare tenendo divise le due pietanze nel piatto in modo che il composto sia a parte dall’ananas cotto al forno con la loro parte di albume.

Al vostro appetito una buona soddisfazione.