Pensieri su… “Zagazoo”

“Zagazoo” di Quentin Blake è un gentile regalo della casa editrice Camelozampa. Un libro meraviglioso uscito quest’anno. Quando il postino ha suonato al citofono e ho visto il pacchetto, ho capito subito di cosa si trattava! Una vera meraviglia a copertina rigida!

Ebbene sì: ci ho messo poco a leggerlo, si tratta di un libro illustrato per bambini con un testo scritto a caratteri grandi, inframezzato da delicate illustrazioni. Un tesoro firmato Quentin Blake!

La storia è molto carina da far leggere ai bambini o da condividere ad alta voce con loro. Ma Quentin Blake ci dà di più. Una storia divertente per un bambino ma che può far riflettere e commuovere veramente un adulto.

Protagonista è una coppia che un giorno riceve in dono “Zagazoo”, un bambino che nelle fasi della vita prende la forma di vari animali (come un avvoltoio urlante o un cinghiale) e crea piccoli problemi nella tranquilla vita di coppia dei due. Poi un giorno Zagazoo, quasi un uomo, si trasforma improvvisamente… In pratica, diventa come i suoi genitori. Ma il tempo passa… Zagazoo è diventato un adulto ma cosa accadrà ai genitori con il trascorrere del tempo?

Una metafora della vita e della nostra condizione fisica. Siamo bambini e cinghiali che rompono tutto e poi anziani e… lo scoprirete!

L’importante è avere accanto le persone che amiamo, che si prenderanno cura di noi, qualsiasi forma e comportamenti assumeremo. Si chiama amore. Si chiama vita. Leggetelo, è un libro tenerissimo. E forse il messaggio è talmente profondo e sottile da essere più adatto agli adulti che ai bambini; perché i piccoli rideranno e si divertiranno a leggere questa divertente storia ma solo più in là ne apprezzeranno il vero significato.

Pensieri su… “Natale su tutti i piani”

Un dolcissimo libro per bambini “Natale su tutti i piani” di Marie Aude Murail, illustrato da Boiry (Camelozampa 2016). Un tesoro, una chicca. Un romanzo per piccoli lettori che non è scontato come potrebbe sembrare.

Ho cominciato a leggerlo pensando che il Natale avrebbe risolto tutti i problemi ma mi sbagliavo. La trama è tutt’altro che scontata. Una giovane sarta, Jeanne, si occupa del fratellino malato Hugues. Il bambino vorrebbe tanto leggere ma lei non glielo può insegnare, perché è analfabeta. Conoscono solo qualche lettera. La ragazza, che vive all’ultimo piano di un palazzo con il fratellino, lavora per una ricca signora che vive ai piani bassi. E lì, vedendo che il figlio della donna getta un libro un tavolo, ne approfitta per nascondere un secondo volume che cade per terra. Ma di che libro si tratta? Suo fratello apprezza molto quel regalo, anche se sospetta il furto. Ma Jeanne ha paura di essere scoperta. E comunque lei e il Hugues non sanno leggere: cosa se ne faranno?

Al piano sotto al loro vive un ragazzo. Come si chiami e cosa faccia nella vita sono misteri per Jeanne. Si salutano e grazie a quel libro cominciano a parlare, perché il giovane sa leggere. Poi Jeanne prende una drastica decisione riguardo al libro e si trova a dover affrontare un terribile Natale, quello che crede l’ultimo per suo fratello. Per fortuna c’è una persona che ha delle competenze inaspettate… 

Una storia che descrive l’amore per lettura e per la scrittura. E ci vuole insegnare che non bisogna dare per scontate queste competenze che tanto ci semplificano la vita. Questo non è un racconto di fantasia ma sulla dura realtà ottocentesca, ottimamente descritta anche attraverso illustrazioni che mostrano gli abiti dell’epoca e gli interni delle case. L’atmosfera è magica e l’ambientazione ricorda Dickens.

Ma questa non è una storia sul Natale: solo che sarà proprio il giorno di Natale a dare una svolta positiva alle vite di tre persone. Però non fatemi svelare altro. Una favola che sono sicura i bambini apprezzeranno. E anche i grandi. Da leggere.

Pasticcio di mela

  
Nuova specialità del nostro Ratatouille romano! 

Per tre persone

Tempo 20 minuti

Difficoltà: facile 

Ingredienti:

Una mela verde

4 uova intere

2 cucchiai di uva sultanina

3 bicchierini di limoncino

3 cucchiai di zucchero

Olio E.V.O.  q.b.

Sale q.b.

Una noce di burro

Preparazione:

Sbucciare la mela.

Tagliarla dall’alto in basso a fette di circa un centimetro fino ad arrivare quasi al torsolo.

Risulteranno quattro fette intere circolari di diversa grandezza.

Liberare il torsolo dalla polpa. Gettare il torsolo mondato.

In una pentola larga porre le fette della mela e la polpa ricavata dal torsolo.

Aggiungere acqua fino a ricoprire la mela di mezzo centimetro e fare cuocere a fuoco lento aggiungendo mezzo cucchiaio di zucchero.

Attenzione a non far caramellare lo zucchero tenendo sempre lo stesso livello di acqua.

Quando la mela sarà abbastanza ammorbidita spegnere il fornello. Estrarre le fette e metterle da parte.

Estrarre il resto della polpa, ma non gettare l’acqua rimasta.

Con una forchetta ridurre il resto della polpa a poltiglia.

Tritare l’uva sultanina.

Sbattere le quattro uova e aggiungere due pizzichi di sale, due cucchiai e mezzo di zucchero, la poltiglia di polpa di mela, l’uva sultanina e l’acqua di cottura conservata continuando a mescolare il composto.

In una padella adeguata versare mezzo bicchiere di olio.

Quando l’olio sarà abbastanza caldo aggiungere il composto cuocendo a fuoco lento mescolando continuamente. Aggiungere una noce di burro. Impedire all’uovo di compattarsi in frittata creando un pasticcio denso, stando attenti che non secchi troppo.

Impiattamento:

Porre una fetta di mela di quelle messe da parte per ogni piatto piano. Per il resto comporre le parti.

Irrorare con un bicchierino di limoncino le fette.

Porre sopra le fette il pasticcio d’uovo coprendo fino a debordare.

Si può guarnire con fette di formaggio secco dolce a scelta. 

Al vostro appetito una buona soddisfazione.

Stelle di agrumi

Ho trovato un modo per decorare in maniera originale l’albero di Natale! Tutto parte da un mandarino. Sono certa che ne state mangiando anche voi in questo periodo dell’anno. La procedura è semplice.


Prendete un mandarino e tagliate con delicatezza la scorza a metà, dividendola in due semisfere. Poi, con molta attenzione, separate le due metà l’una dall’altra e dagli spicchi centrali. A questo punto, prendete uno stampino piccolo per i biscotti a forma di stella. Premete lo stampino sulla semisfera ottenuta fino a tagliarne i contorni e dividete la stella di mandarino dalla sfera che avrà un buco a forma di stella. Ci siamo!


Ora non resta che togliere la parte bianca dalla stella ottenuta con un coltello. Più complicato è elimare la parte bianca dalla semisfera: per non rischiare di spaccare la buccia io l’ho lasciata. Se volete provare comunque a toglierla, vi consiglio di scalfirla con la punta arrotondata di un coltello. Fate seccare lasciando riposare qualche giorno. Le stelline vanno lasciate su un tovagliolo di carta con un oggetto che le mantenga piatte almeno per una notte, altrimenti si arricceranno e perderanno la forma della stella. Attenti a farle “respirare” ogni tanto e a non farle ammuffire. Devono seccare il prima possibile. Le mezze sfere vuote invece possono essere lasciate a seccare appoggiando la base circolare oppure mettendo la decorazione su una pallina natalizia a misura, in modo che seccando prenda la forma rotonda. Una volta secche, non resta che fare un forellino alle decorazioni con un ago o uno stecchino e applicare un gancetto per appenderle all’albero di Natale! Potete fare il forellino anche prima di lasciarle seccare.


Si possono utilizzare anche delle arance, che hanno la scorza più dura e resistente ma anche una parte bianca più consistente da togliere. In questo caso, ovviamente, le semisfere decorative saranno più grandi. Lo stesso procedimento è possibile con altri agrumi, come i limoni, che però tendono ad essere più ovali. Starà a voi creare due semisfere ai lati del frutto. 

Per vivacizzare l’albero di Natale, potete utilizzare tanti agrumi di colori e grandezze diversi, e stampini con stelle di diverse forme e colori.

Per le stelline, praticate un forellino e inserite il gancetto. Per le semisfere con il buco a forma di stella, fate il forellino poco sopra la stella e infilate il gancetto, lasciando la parte infilata piegata sul bordo interno della semisfera; se fate il buco sul bordo della semisfera, la stella s’inclinerà troppo in basso e non sarà ben visibile.

Buon divertimento e buon Natale!

Pensieri su… “La ragazza perfetta”

“La ragazza perfetta” di Gilly Macmillan è un thriller pubblicato da Newton Compton Editori e uscito il 6 ottobre 2016. Mi è stato gentilmente inviato a sorpresa dalla casa editrice per l’iniziativa “Club dei lettori”, visto che sono un’appassionata di thriller.

Ho lasciato questa foto del libro, anche se è un po’ scura, perché era stata particolarmente apprezzata su Facebook.

Ma torniamo a noi. Questo libro dovrebbe essere un semplice thriller ma in raltà nasconde molto di più. La trama è intricata. Una giovane donna, Zoe, commette un terribile crimine: non volendo, uccide delle persone in un incidente d’auto che la vedeva alla guida. Però sua madre Maria si rifà una vita e Zoe la segue nella “famiglia della seconda occasione”. Solo che non tutto è come appare. Zoe non era la ragazza perfetta nella famiglia perfetta, quando lei e la mamma vivevano alla fattoria con suo padre. E in questa seconda famiglia dalle apparenze impeccabili, la vita di ognuno nasconde dei segreti. Ma quali? 

La scintilla che fa partire la miccia è un concerto che Zoe darà insieme al suo fratellastro. Da quel momento, le vite di tutti cambieranno. Ad aiutare Zoe ci saranno l’amata zia Tess e l’avvocato Sam, che l’aveva seguita durante il processo. Ma anche loro nascondono dei segreti.

Un libro incalzante dalla scrittura scorrevole. Ma dietro al semplice thriller si nascondo anche temi importanti in situazioni che dovrebbero farvi riflettere: il bullismo e la violenza domestica.

Un libro davvero ben confezionato, che ogni volta che smetterete di leggerlo vi lascerà con la curiosità di sapere cosa succede dopo. Il tutto, raccontato a turno in prima persona e al presente indicativo dai singoli protagonisti.

Il finale è inaspettato.

Fiere, mercatini e un pizzico di saggezza

Dicembre apre le porte a fiere e mercatini dell’artigianato con la gente che li popola e a volte si porta dietro un pizzico di saggezza e di verità. Tornata da una fiera molto frequentata soprattutto nel periodo prenatalizio, ho riportato a casa un dolce: la biscottata alle mandorle. Tra cuoricini bianchi da appendere all’albero di Natale, ghirlande, stelle di Natale e fermaporta a forma di angioletto, ho passato una fredda e allegra mattinata tra le bancarelle. E proprio davanti a una di queste ho sentito una risposta che mi ha colpita. Un uomo di colore stava dietro la sua bancarella e ha detto a un cliente: “Buon Natale!”. Alla risposta data sorridendo “Macché buon Natale, tu sei musulmano!”, l’uomo ha risposto: “È uguale, tanto Lui è uno”. Buon Natale a tutti!