Pensieri su… “Racconti di diavoli e una favola – Markheim e Il diavolo della bottiglia”

Una vera chicca questo libricino uscito nel 2015 che ho ricevuto da ABEditore: “Racconti di diavoli e una favola – Markheim e Il diavolo della bottiglia” di Robert Louis Stevenson. Questo grande autore scozzese scrisse questi due racconti alla fine dell’Ottocento. L’ultimo racconto è brevissimo, è come la fotografia di un evento. I due precedenti sono due piccoli tesori della letteratura.

“Markheim” è un racconto di estrema tensione. Protagonista un uomo, Markheim, che vive una vita dissoluta e commette crimini sempre più gravi. Finché, dopo avere commesso un omicidio, riceve la visita del Diavolo in persona. Il suo interesse per Markheim non riguarda i suoi reati ma lui stesso, perché non cambierà mai. Potrà solo peggiorare. Ma Markheim a quel punto riflette e prende una decisione che, senza quel colloquio, probabilmente non avrebbe preso… 

Il secondo racconto ha i ritmi e la narrazione tipici di una fiaba. Keawe, il protagonista, entra in possesso di una misteriosa bottiglia biancastra con un’ombra dentro: quella di un diavolo! Ma possederla permette al proprietario di realizzare qualunque desiderio. Ci sono però delle regole: la bottiglia non può essere regalate ma solo rivenduta a un prezzo sempre inferiore; può essere pagata solo con dei soldi validi; l’ultima persona che la tiene, alla sua morte brucerà tra le fiamme dell’inferno. Keawe è originario delle Hawaii, vive su spiagge assolate e lì desidera una bella casa. Detto, fatto. E poi incontra una bellissima donna e tutto sembra perfetto. Ma purtroppo il protagonista si ammala e si mette di nuovo in cerca della bottiglia, mentre il suo prezzo ha continuato a scendere… Una storia semplice che tiene il lettore col fiato sospeso fino alla fine.

C’è un errore di stampa in una pagina ripetuta ma è una bella edizione. Il libro contiene citazioni scritte con vari caratteri, disegni e consigli di lettura. La traduzione mi è piaciuta. Leggetelo: non rimarrete delusi.