Caro Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

come stai? Eccomi qui anche quest’anno a chiederti l’ennesimo regalo: un libro. Vediamo cosa ti inventerai stavolta.

Però non ti scrivevo per questo, tanto lo sapevi già che avrei chiesto un libro a Natale. Ho preso tastiera e monitor (non posso dire carta e penna) per chiederti quello che davvero vorrei.


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Diary of a bookaholic

I must confess: I am a bookaholic. La parola giusta è in lingua inglese: bookaholic. Insomma, sono una drogata di libri. Ho sempre un libro nella borsa (a volte anche due), ne leggo sempre più di uno alla volta (attualmente una decina e, se ve lo state chiedendo, sì, me li ricordo e non li confondo) e compro sempre troppo libri. Ma non è colpa mia, non sono io a trovare i libri, sono loro che trovano me!


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Pensieri su… “Circe”

“Circe” (Marsilio Editori, 2021) di Madeline Miller, è una storia che tiene compagnia in ogni pagina e svela piano piano un personaggio che tutti conoscono in maniera superficiale: Circe. In genere si ricorda Circe per la parte della sua vita che si intreccia con quella di Odisseo o, se preferite, Ulisse. Esistono però un prima e un dopo, una nascita, un esilio e tanti altri momenti di vita durati centinaia di anni.

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Pensieri su… “L’utilità dell’inutile”

“L’utilità dell’inutile” di Nuccio Ordine (Bompiani 2020) è un libro che mi ha colpita appena l’ho visto per caso in libreria. Sono entrata e l’ho notato in un angolino speciale tra i volumi di filosofia. Alla fine di questo libro è stato aggiunto anche un interessante saggio di Abraham Flexner.

Perché studiare per il gusto di farlo? Appunto per il gusto di farlo. Questo ci insegna quanto sia importante la ricerca, sia nel campo scientifico che in quello umanistico. Senza la ricerca scientifica fine a se stessa non ci sarebbero state alcune grandi scoperte. Gli studi umanistici, invece, aprono la mente e permettono ai popoli di aprire la mente, pensare, scegliere e conoscersi. È attraverso la consapevolezza di chi siamo che possiamo vivere come esseri umani in un mondo libero e civilizzato.

Un libro scorrevole e ricco di riferimenti, citazioni, particolari relativi a svariati autori delle epoche più disparate. È interessante vedere come ci sia stato chi si è battuto contro l’utilitarismo. Un libro che, a mio avviso, dovrebbero leggere soprattutto gli studenti, mi riferisco soprattutto a quelli della scuola secondaria di secondo grado. Se qualcuno di loro avesse dubbi sull’importanza dell’istruzione, sul perché stia studiando i classici o la letteratura, qui potrebbe trovare delle risposte. Risposte date nei secoli da illustri nomi.

Vorrei aggiungere qualche mia breve riflessione. Oggi tutto è subordinato ai soldi, al ritorno economico, anche l’istruzione. Si studia per imparare un mestiere e guadagnare. Nel film “Il ragazzo della porta accanto”, con Jennifer Lopez, la protagonista parla a cena con un uomo per un appuntamento combinato. Lei insegna lettere antiche a scuola e l’uomo le chiede perché i ragazzi dovrebbero studiare i classici al giorno d’oggi. Secondo lui, dovrebbero semplicemente imparare un mestiere. Lei gli fa presente il fatto che non si dovrebbe diventare avidi. Si alza da tavola e fa per andarsene; poi ci ripensa, si volta e gli dice: “J.K. Rowling. Miliardaria. Ha studiato i classici”. Io credo però che il punto non sia neanche davvero questo. Il punto è che studiare i classici non ha bisogno di nessuna giustificazione.

Leggere questo libro non poteva non farmi pensare al film “L’attimo fuggente”, con Robin Williams. Inutile dirlo, è uno dei miei film preferiti e lo considero personalmente un capolavoro. Consiglio di rivederlo ogni tanto, in particolare la scena in cui il Professor Keating spiega ai suoi studenti perché studiare letteratura e poesia. La risposta è semplice, perché siamo membri della razza umana. Ed esorta i suoi studenti dicendo: carpe diem. Un consiglio proveniente dall’antichità e sempre attuale.

Pensieri su… “Ikigai – Il metodo giapponese”

Copertina di raso di colore rosa e disegni di fiori di ciliegio. Questa edizione di “Ikigai – Il metodo giapponese – Trovare il senso della vita per essere felici” di Bettina Lemke (Giunti, 2021) è una piccola chicca. Comunque, ne esiste anche una versione economica a copertina morbida.

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Pensieri su… “Il maialino di Natale”

Grande prova della bravura di J.K. Rowling.”Il maialino di Natale” (Salani 2021) di J.K. Rowling è uno dei primi libri che ho letto in questo 2022. Avevo paura di restare delusa dopo la meravigliosa saga di “La maledizione dell’erede” e “L’Ickabog”, temevo che “Il maialino di Natale” si rivelasse una storia scritta tanto per scrivere. Ma non è stato così. Belle le illustrazioni in bianco e nero di Jim Field.

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